Imma Sarnacchiaro e l’ispirazione che ha dato vita al design di Ricciocaprese
Con il suo brand Ricciocaprese, Imma Sarnacchiaro realizza oggetti d’arredo artigianali con l’inconfondibile stile di Capri, fondendo colori brillanti e forme audaci, ispirate alla natura mediterranea.
Il design di Ricciocaprese è l’eco di un’estate magica a Capri, una delle isole più glamour d’Italia, famosa per il suo paesaggio aspro e le sue grotte, per la storia artistica e per lo stile di vita raffinato.
La designer napoletana – che nel 2007 ha fondato insieme al marito Fabio Majello il laboratorio di Ricciocaprese – realizza pezzi originali, che raccontano la storia di tesori nascosti, della terra e del mare del Mediterraneo.
Brand habitué di Maison et Objet, Ricciocaprese ha ricevuto riconoscimenti sia in Italia che all’estero.
- Come descriveresti
in poche parole
Ricciocaprese?
“Ricciocaprese è l’espressione della natura che si incarna
nelle sue forme e nei suoi colori.
È un’occasione per ascoltare e vivere il racconto
della bellezza italiana.”
- Da quanto tempo esiste il marchio e come si è evoluto in questo periodo?
“Il nome “Ricciocaprese” nasce dalla mia quotidianità: spesso io e mio marito mangiamo, proprio a Capri, gli spaghetti al riccio.”
“Il brand ha preso forma, poi, dal desiderio di creare sculture fatte a mano, facendo affidamento sulla maestria degli artigiani della scuola di Capodimonte, ma con un design moderno ed elegante.”
“Non mancano mai l’ispirazione e i riferimenti allo spettacolo naturale a cui, noi mediterranei, siamo quasi assuefatti: ai nostri colori, i nostri profumi, alla nostra vegetazione
terrena e marina.”
“Ricciocaprese affonda le sue radici alla fine dell’800, in quanto figlia di Majello 1867, azienda famosa per le sue porcellane di Capodimonte, quelle dalle mille foglioline e microscopici fiorellini tanto amati in quegli anni. È proprio la bravura dei suoi artigiani che ha reso possibile la realizzazione di tante sculture.
Nella prima presentazione di Ricciocaprese a Maison & Objet, a Parigi nel 2007, furono esposti diversi piccoli ricci nella classica tacera dei pescatori e, in quell’occasione, la loro bellezza fece sì che vennero confusi per quelli veri, da mangiare.”
- Dove trovi
l'ispirazione per
le tue creazioni?
“In generale, trovo ispirazione da quello che mi circonda
e da dalla mia quotidianità.
Per mia fortuna vivo “intrappolata” dalla bellezza
della mia Napoli e delle mie isole, soprattutto dall’anarchia
dei mille colori esistenti nella nostra città.”
- Qual è il tuo oggetto
preferito di Ricciocaprese
e perché?
“Ricciocaprese nasce con il riccio, ma sono innamorata delle Fonteline e di quel mondo a cui appartengono, avrei voluto vivere quegli anni.”
- Quali sono i colori identificativi di Ricciocaprese?
“Il colore carta da zucchero – tra l’azzurro, il blu e il celeste – è il colore che rappresenta Ricciocaprese: è il colore del mare, di Napoli e di Capri.”
- Come si riescono a coniugare bellezza e benessere?
“La bellezza è veramente affascinante e memorabile quando racconta di te, quando è autentica, così come il benessere che non può essere oggettivo ma è dettato dai tuoi desideri e da ciò che ti piace.”
“In casa devi personalizzare i tuoi spazi con il tuo colore preferito, le forme che più ti avvolgono.
Ricciocaprese ti dà la possibilità di scegliere il proprio oggetto in tanti particolari, così come si sceglie il proprio profumo tra molti.”
- Il tuo design è così colorato e ricco di personalità. Anche la tua casa è così? Che consiglio daresti a chi sta cercando di creare uno stile mediterraneo simile?
“La mia casa ha tutte le palette dei colori terra, nei quali ritrovo la mia serenità e la vera bellezza, perché mi riportano alla natura e al calore di cui sono sempre alla ricerca.”
"Io dico che la casa deve somigliarti e non somigliare agli architetti o agli interior designer."
- Come si riescono a coniugare bellezza e benessere?
“Il futuro sono la qualità, il comfort e la personalizzazione.
Vivremo sempre di più la nostra casa che inevitabilmente….
…dovrà esser concepita per farci sentire nel miglior modo possibile.”